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Storia
Statuto di Guadagnolo
Lo Statuto a Guadagnolo fu concesso dal Duca Torquato I Conti (1519-1572) il 3 Settembre 1547.Scritto a mano da Boetius de Rosatis de ienezano su carta pecora è rimasto in custodia presso la Casa dei Conti ora Salvati sino al 18 novembre 1958, fu quindi preso dall'Archivio di Stato " Lettera n°1025/V.2.B.21 del 10 novembre 1958 della Soprintendenza Archivistica del Lazio"Attualmente dovrebbe essere in deposito presso l'Archivio Storico del comune di Capranica Prenestina ma ad una richiesta del 2004 "non si trovava .... "Fu pubblicato per la prima volta dall'Avv. Geo Salvati nel Gennaio 1922 sul Bollettino di Studi Storici edito in Tivoli.Il testo qui sotto riportato è stato trascritto da Francesco Perini del 1998 da copia di originale, seguendo la punteggiatura e gli "a capo"'originali.
* IN NOMINE DOMINI AMEN, QUESTI SONNO LI STATUTI, DEL CASTELLO DEGUADAGNOLO, FATTI, ET ORDINATI *Per agnolo capo tosto, battista de sebastiano, et iohanni de cola cassetta massari, et tutto il populo dedetto castello, con intervento de m. marcoantonio derosatis de ieneziano, al presente vicario da guadagnolo, et iuliano de santo de meo fattore del Ill.mos.or torquato conte in nome della corte, nel pontificato de Papa Pavolo Papa III° alla indictione quinta, del mese de septembro adi primoMCCCCXXXXVIIIIn primo statuimo, et ordinamo che qualumque biastemana il nome de dio, et della gloriosa vergine mariasua madre paghe per ciasche volta iulii treet che non se possa accusare in campagna excepto alla porta.IIItem qualunque biastemara il nome delli sancti aposoli, o de qualcunque sancto, o sancta se sia pagheper ciasche volta iulij uno et mezzo como disopra.IIIEt lo accusatore guadagnera la terza parte della pena, delle sopra scripte biasteme, et sarra tenuto secreto, con lo intervento de uno massaro, et lo fattore dellacorte.IVItem qualumque persona farra alli pugni, incorra perciasche uno in pena de iulij tre.VItem qualumque persona farra la menata per offenderealcuno, et non assignara in corra in pena como di sopra.VIItem qualumque persona, che offendera unaltra persona,et li cavara sangue, la pena sia arbitraria dello Ill.mo s.re torquato conte.VIIItem qualumque persona dirra parola ignuriosa contra deunaltra persona, per ogni parola ignuriosa in corra in penade iulij tre.VIIIItem qualumque persona violra una vergine sia ubligatode pigliarsela per moglere , o vero maritarla secundo locostume, et solito de guadagnolo.IXItem qualumque persona violara vidua o maritata, o vero, che esso havesse moglere sia pena arbitraria de Ill.mos.or torquato conte.XItem che ogni persona che lavorara sia obligato de lassare nella campagna, et territorio de guadagnolo la strada larga dieci palmi et chi contra farra, ultre che selli vastera il sementato, in correra in pena de solli cinque.XIItem qualumque persona portara arme prohibita in correra in pena de iulij uno et meza, et la notte radoppiera lapenaXIIItem qualumque persona giocara ad ioco phohibito incorrera in pena de iulij uno et la notte radoppierala pena.XIIIItem qualumque persona trovera qual sivoglia sortede bestiame, in termine de tre giorni debia revelarloalla corte, altramente sarra appellato per furto, et seperdera la parte, che li pervenesse de detta bestia, overo più bestie, ad quella che trovera dette bestie li pervenera la terza parte.XIVItem qualumque persona se trovasse cupello sia ubligato de consignarlo alla corte, et se poi la consignatione se perdesse, la corte sia ubligata refarli la quartaparte, perdendosi per defetto della corte, et cavandolo senza licentia, in correra per ciasche volta in penade solli deici.XVItem qualumque persona che andera ad far dandomanualmente nelli orti o vigne; o altri fructi in correra in pena nelle orta bolignini quatro et paghe tutto il dando nelle vigne iulij tre, la notte radoppia.XVIItem qualumque persona mesurara, o vero pesaracon pesi o vero mesure che non siano iuste, per ciasche volta in correra in pena de carlini cinque.XVIIItem che nulla persona debia buttare, et ne fare spurcitie, se no nelli lochi soliti et consueti, et chi contrafarra in correra per ciasche volta in pena de solli cinque.XVIIIItem che tutte quelle persone che tengono li porci incasa dal primo di de iugno et per tutto il mese de agosto, non li lasseno andare per la terra, et chi contra farra, per ciasche volta in correra in pena de sollicinque.XIXItem che dalle kalende di maggio, et per tutto il mesede agosto, ogni persona debia fare scopare denanti le loro casi, cio e per le vie pubbliche, et chi contra farra per ciasche volta in correra in pena de sollicinque.XXItem che nulla persona debia lavare alle fontani, etne fare andare porci alla pescara, quando sarra bandito per commissione delli massari, et chi contra farraper ciasche volta in correra in pena de solli cinque.XXIItem che ogni persona che farra iuramento falsoper ciasche volta in correra in pena de iulij tre.XXIIItem che ogni persona de perfetta eta, tanto maschioquanto che femmina se debia al meno una volta tanto confessarse et communicarse, et chi farra il contrario, in correra in pena per ciasche anno de iulij dui.XXIIIItem qual si voglia forestieri, che comprasse qual si voglia sorte di robe, debia pagare alla corte bolignini tre perducato, sotto pena de perderse quel che havesse comparatoexcepto li hommini de quelli lochi, dove li hommini deguadagnolo sonno franchi, non siano ubligati ad cosa alcuna.XXIVItem che ogni persona che vendera bovi fora de territoriopaghe alla corte quatrino uno per bove in termine de octogiorni, et chi contra farra, per ciasche volta correra inpena de solli cinque.XXVItem che ogni persona sia ubligato de pagare ogni annoalla corte per le case sue bolignino uno per casa nova, etquatrini tre per casa vechia.XXVIItem che ogni volta, che sarra necessario de murareal forno, che la communita sia ubligata fare lo ammandimento, et la corte pagare li mastri che murarando.XXVIIItem che la communita sia ubligata de fare alla corte ogni septe anni una calcara de calci de rubia ducento, et la corte debia pagare il mastro che coce et compone la calcara.XXVIIIItem che volendo la corte murare intorno alle defesedella terra che la communita debia fare lo ammandimento, et la corte debia pagare li maestri che murarando.XXIXItem che ogni persona che fa foco in guadagnolo siaubligato dare ogni anno alla corte dui opere per foco etdui opere de somaro chi li ha, et la corte sia ubligatadarli sei pani per opera, et non dandoli dette opere, siano ubligati de pagare bolignini cinque per opera.XXXItem che la corte debia dare alla communita de guadagnolo la vigilia della nativita de nostro signore perricordo et amorevolezze per la collatione nochiata etvino, et li hommini de guadagnolo siano ubligatidare alla corte una soma de legna per foco, cio e chiha bestia da soma, in detta vigilia, et quelli che nonle harrando parte de essi siano ubligati fare lelegna, et parte ad cariarle con dette bestie da somma.XXXIItem qualumque persona farra il macello in guadagnolo sia ubligata dare alla corte una oncia piùper libra.XXXIIItem andando ad caccia li hornmini de guadagnolo,et facendo caccia debiano dare alla corte del porco selvaggio, del crapio, la cossa, del cervo la ccdaticadel lepre la cossa, delle starne o vero pernici la quartaparte, la testa.XXXIIIItem che ogni persona che sprugliara nuci, o inzetarando pera, mela, o qual sivoglia frutto nelle possessioni della corte, che ditti arbori siano de quelliche le hanno sprugliate o inzetate, con darneogni anno alla corte la quarta parte de ditti fruttisotto pena de vinti solli per anno.XXXIVItem che ogni persona, tanto maschio, quanto chefemmina, che farra testamento, debia lassar alla corte solli cinque, ad santo iacopo solli cinque,ad sancta maria montorella solli cinque, allo episcopo de tybure sollo uno, altramente la corte possa rompere, et annullare detto testamento.XXXVItem chi mettesse qualunque sorte de bestiame se siain maesi, o vero cese in tempo che e calda freda perciasche volta in corra in pena de solli cinque.XXXVIItem che qualumque persona che devesse haverealcuni dando dato lo debia petere in termine da seimisi, cioè, dal di che è stato apprezzato il dandoperfin che siano ditti sei mesi, altramente lacorte se possa rescotere tutto il dando.XXXVIIItem che sia licito ad ogni persona che troveraporci ad far dando nelle robe sue de admazzare un porco, et de detto porco dehia darne un quarto alla corte, un 'altro quarto retenersene per se,et lo restante restituire al patrone del porco, etchi contra facesse cioe, che non consignasseil quarto alla corte, et quello che se deve consignare al patrone del porco, in corra in penade iulij cinque, et paghe il porco al patronequel tanto sarra apprezzato detto porco perdue hommini messi dalla corte, et perdaseil dando, che havesse hauto.XXXVIIIItem che non sia lecito ad nisciuna persona depigliarse cosa alcuna, con protesto che quel chese repiglia sia lo suo de fatto, et senza licentiadella corte, et chi contra farra in corera in penade iulij uno.XXXIXItem che non sia lecito ad nisciuna persona deconturbare possessione, o vero cosa stabile de altri, ne metterse in possessione de fatto in cosetabeli con protesto che siano le sue, et chi contra farra in correra in pena de iulij tre.XLItem qualurnque persona promettera andare in opera con altri, o vero prometera opere de bovi o veropromettera cavalli, over somari, et non lo observasse in corra in pena de solli nullo ma paghe la iornata facendosenne querela, non ce essendo scusa licita.XLIItem qualumque persona petesse un debito, chealtre volte fosse stato pagato, et lui sapesse,o vero chi negasse un debito, che lui lo sapesseprovandose di poi che lui sapeva detto debito, overo provandosi che quel che pete il debito, luisapeva che era stato pagato, in corra in penade solli deici.XLIIItem che nisciuna persona debba lavorare li di dephesta, et commandati dalla sancta matre ecclesia, et chi contra farra in correra in pena de soflicinque.XLIIIItem qualumque persona ha orto lo debia fare ognianno sotto pena de solli cinque.XLIVItem qualumque persona darra dando in grado, orzo, vena, spelta, et in ogni sorte de legume, et in vigne, et candeti, in corra in pena per pastore de sollicinque in herba, et quando le vigne non sondo piene,et nelli grandi, et orzo, vena; et spelta, et legumi di poiche sondo metuti, et che stando. in serre, et nelle vigne piene ne sia pena de solli deici et ogni pastore che fa saino da per se, sia ubligato in detta pena, de bestie grosse camporeccie.XLVItem qualumque persona darra danno con bestie minute nelli sopra ditti lauri primo che siano metutiet carpiti, cioè con porci, pecore, et capre in corraper pastore che fa saino in pena de solli cinque, etde poi che sondo metuti et carpiti, in corra in penade solli deici-et de cinque bestie menute ingio non pagheno pena alcuna.XLVIItem qualumque persona darra dando con bestie grosse camporeccie in prate primo che siano falciate etin lopinari in corre in pena per pastore de solli cinqueet da poi che sondo falciate, et in fenili, et impagliara in correno in pena de solli deici.XLVIIItem chi darra dando in diritti prati, primo che sianofalciati, et in lupinari con bestie minute, cioè, capre,porci et pecora in corra in pena per pastore de solli cinqueet da poi che sondo falciate, et in fenili et in pagliara in corre in pena per pastore de solli deici, et da cinque in gio non pagheno pena alcuna, lo feno se intende deici solli solo quando e fatto lo fenile.XLVIIIItem chi darra dando con bestie casareccie cioècavalli et cavalle in grani, orzo, spelta, vena, lupinari, orta, et ogni sorte de legumi, et in prata primoche siano metuti, falciati et carpiti in corra in penaper bestie solli duj, et da poi che sarrando detti laun metuti, falciati et carpiti et in fenili et pagliara,et in vigne piene, et canditi in corra in pena de sollipuro dui, et attaccandose appresso al dando radoppia la pena.XIL--------------------------------------------------------LItem che darra dando con bestie somarine nelli preditti lochi paghe de pena per somaro o vero somara pnmo che siano metuti, falciati et corpiti paghede pena sollo uno, et di poi che sondo metuti, falciati,carpiti, et in fenili, et in vigne, et in candeti in corrain pena per somaro o somara de solli puro uno como di sopraet tutte le sopra scripte pene de dandi dati la notte radopieno.LIItem tutte le sopra scripte pene la notte radoppienoalle bestie casareccie.LIIItem che ognuno possa accusare nelle robe sue coniuramento et li sarra dato credito.LIIIItem le prata se debiano reguardare da sancta maria de marzo, per tutta la octava de sancta mariade agosto, da questo in poi non ne sia pena.LIVItem qualunque persona deve havere alcuna cosa,debia chiamare il suo debitore tre volte, et la prima et secunda sia de un sollo per volta, et la terza solli duipoi se faccia la excutione la quale stia per il patronetre di, et poi se deve bandire ogni tre di una volta, etpoi consignarla allo più offerente, et se non basta fare laltra et se ne avanza refarlo al patrone, et non ce offerrendo nisciuno se la debia pigliare il creditore per quel tanto che satta apprezzata per dui hommini electidella corte.LVItem che un debitore della terza, con li homminidella terra se li debia dar termine octo giorni adpagare il debito suo, et essendo debitore ad unforestiero selli debia dar termine quinici giorni etse paghe per il termine quatrino uno quale il debiapagare il credito alle spese del debitore, et essendo representato il termine dal creditore, paghe il debitore alla corte la quartaria.LVIItem essendo chiamato il vicario delle partiche havessero una differente, dentro la terra selli debia dare per parte solli cinque etfore la terra fra li orti solli cinque, et nelleprate et per il resto del territorio solli deici.LVIIItem habia il vicario per compromesso...una per parte per sententia …per parte, per ..., per resposta …LVIIIItem statuimo, et ordinamo, che per qualumqueexcesso se sia ... dove che sarra penedella vita, et quando fosse offeso lo vicario,lo fattore della corte o vero limassari o vero lopreite della terra, lo vicario non lo possa mettere pregione, ne mettere nelli cioppi, ne in ferri,daendo securta de representarse, et de non offendersene de pagar la pena.LIXItem ordinano che necessendo alcuno aiuto alla corteper carcerare alcuno, et per remediare adqualche ettore in absentia delli consestavoli etdelli massari lo vicario possa commandare quellepersone che li parera al bisognio per fare de aiutodella corte et chi mancara de obidire al capitanioo vero al vicario, essendoli fatto commandamento incora in pena de ducati due per ciasche uno.LXItem ordinamo che lo... sia franco...… l'arme et haura...Item ordinamo che nel tempo del tritare...detto lavoro non debia lassare lara sola quando lolavoro sta tritato nellara, et lassandola, et accascandoce bestie una o più, et per lo magnare de quellolavoro, per trovare l'ara sola venissero ad periculare, etad morire lo patrone de ditto lavoro se perda il dandoet paghe quella bestia o bestie che periculassero,excepto che lo patrone de detto lavoro non habia scusalecita, la quale scusa lecita se debia provare et ancora che habia scusa lecita sia obligato ad ricomodare detta ara alli pastori che stando...In primo lo vicario de guadagnolo quondo piglia looffitio debia iurare de observare li presenti statutiet lo libro che farra in guadagnolo lassarlo in potere dello fattore della corte, et contra facendo incorra in pena de uno scudo da applicarse alla communita et non se debia partire del offitio che debiastare ad scyndicato sotto la medesma pena de applicarse como di sopra.Habia il vicario per un mandato bli 57 unoper revocatione del mandato bli unoper terminare scrpto ad provare bli unoper executione al vicario bli cinqueal mandatario bli...per securta de non offendere bli cinque per parte.Die III septembris MDXLVIIBoetius de rosatis de ienezano
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